di ROSA CAPPATO
Freddo nelle aule e umidità a scuola ad Avegno. Lanciano l’allarme i consiglieri comunali: l’isolamento termico di parte dell’involucro delle scuole, dopo soli 8 anni dal restyling è già danneggiato. L’argomento spinoso è stato dibattuto in aula, durante il consiglio comunale, prima seduta dell’anno, avvenuta lunedì scorso, 26 febbraio. Il fatto emerge in seguito all’interpellanza presentata il 30 gennaio dal capogruppo di ‘Attiva Avegno’ Margherita Ceravolo insieme al collega Paolo Pinna.
Il plesso scolastico di via delle Mimose è stato inaugurato nell’anno 2015 e, come sottolineano i consiglieri comunali, “avrebbe dovuto essere realizzato nel rispetto della normativa già vigente in materia di risparmio energetico (d.lgs 192/2005) relativamente ai rendimenti dell’impianto di riscaldamento/acs e di trasmittanza dell’involucro (trasparente ed opaco). Buona parte dell’involucro con esposizione verso l’intercapedine risulta invece sprovvisto dei pannelli di rivestimento contenenti l’isolamento termico, – riferiscono in aula Ceravolo e Pinna – con le conseguenze che in particolare nell’aula denominata ‘Il sogno di Maria’, nei periodi invernali la temperatura interna risulta bel al di sotto della minima ammissibile per permettere il normale svolgimento dell’attività didattica. Il mancato isolamento anche parziale dell’involucro (già più volte segnalato) oltre a creare problematiche ai fruitori dei locali (alunni ed insegnanti) ricade anche sui consumi energetici per il riscaldamento degli ambienti con conseguenti maggiori costi da sostenere a carico del Comune”.
In consiglio sono stati quindi interpellati il sindaco Franco Canevello e l’assessore competente al fine di sapere se e per quale motivo a distanza di soli 8 anni dall’inaugurazione del plesso scolastico non risulta completato l’isolamento termico di parte dell’involucro, oppure sapere se, dopo soli 8 anni, risulta già danneggiato. Altro quesito sottoposto agli amministratori di Avegno è stato quello di conoscere se si ritenga che debba essere eseguito un nuovo intervento alla struttura, volto a porre rimedio a quanto illustrato e con quali tempi di realizzazione.
La risposta è stata piuttosto rassicurante, ma anche deludente sul fronte delle lavorazioni effettuate nel 2015. Il sindaco ha spiegato ed ammesso ai presenti che l’intercapedine in questione non è mai stata coibentata. La parte oggi ammalorata non era stata considerata sin dall’inizio dei lavori di otto anni fa. Canevello ha dichiarato che questo aspetto non era mai stato contemplato nel progetto e quindi non è stato oggetto di intervento. Di fronte all’evidenza di questa criticità, ben chiara anche nella foto, è scaturita la promessa e l’impegno di porre rimedio a questa carenza che provoca disagi soprattutto ai piccoli fruitori della struttura, di procedere con i ripristini nel corso dell’estate – a lezioni sospese – così da completarli entro settembre e iniziare il nuovo anno con le dovute migliorie.
L’opposizione si è detta soddisfatta, ma ha risposto ai presenti che non è detto che il nuovo sindaco dovrà necessariamente essere ancora Canevello (consapevoli dall’appuntamento alle urne dell’8 e 9 giugno) e quindi che potrebbe non essere più lui ad occuparsi di questo intervento per la comunità. La scuola di Avegno fu inaugurata l’8 gennaio 2015. Erano presenti anche l’allora presidente della Regione Claudio Burlando e gli assessori regionali Giovanni Boitano e Pippo Rossetti.
L’intervento è iniziato nel gennaio del 2012, finanziato con 1 milione e 732 mila euro, provenienti in parte da fondi PAR FAS 2007/2013 (820 mila euro) e in parte da fondi comunali (912 mila euro). La scuola del paese sorge sull’area di un edificio in disuso della parrocchia di Avegno, un tempo adibito a scuola materna, che dopo l’acquisizione è stato demolito e ricostruito. Le criticità riguardo il complesso non sono mancate in questi anni. Tra le ultime segnalate, nel novembre 2022 l’opposizione ha presentato una mozione sulla Primaria, a seguito della raccolta firme dei genitori con cui ha chiesto l’attivazione, dal successivo anno scolastico, del tempo pieno della classe prima (erano previsti 9 alunni) e invitato le istituzioni ad attivarsi affinché la scuola di Avegno “non perdesse interesse e numero di iscritti”. La finalità era un voto unanime del consiglio comunale e la produzione di un documento da inviare al MIUR a sostegno della richiesta dei genitori. Si proponeva altresì la valutazione di nuovi servizi da introdurre o migliore per implementare le iscrizioni in calo. Questo chiedevano le famiglie: il modulo a 30 ore (3 pomeriggi) e per gli altri due l’avviamento del doposcuola col contributo del Comune. C’era anche il problema della scuola dell’Infanzia, con una sola sezione perchè molti residenti iscrivevano i propri figli nelle scuole dei Comuni limitrofi e spesso lì restavano anche per frequentare, poi, la Primaria. Col nuovo anno si auspica che almeno il problema delle infiltrazioni venga risolto. All’ordine del giorno della seduta di lunedì sera, oltre alla approvazione dei verbali di quelle precedenti, c’era anche la regolarizzazione dei lavori di somma urgenza, intrapresa a seguito del movimento franoso a monte della strada pedonale di Salita Soprano. Si è votato, poi il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio e il provvedimento di ripiano. Adottato, infine, l’ambito di rigenerazione urbana in Località la Costa, in attuazione del bando regionale.