di DANILO SANGUINETI
Come sta la ginnastica in Liguria? Non male, a giudicare dall’esame del “professore curante” il presidente del comitato regionale della FederGinnastica. Giuseppe Raiola per diversi decenni ha tastato il polso al paziente e continua il suo operato di “luminare” dello sport come alto dirigente della Fgi. Vi impiega lo stesso ottimismo e la stessa attenzione con la quale ha fatto per tanti anni il presidente della Pro Recco.
Il numero uno della ginnastica ligure getta uno sguardo panoramico su quanto avvenuto nel 2023 e indica che cosa potrà portare il 2024. Un anno nuovo, ricco di sfide e appuntamenti molto, molto interessanti.
L’occasione è l’inaugurazione della mostra delle società centenarie del Coni a Genova. La ginnastica, a confermare un pedigree che non ha eguali tra gli sport di squadra, è quella che ne vanta di più all’interno del territorio regionale. Pino Raiola ai microfoni di Liguria Sport ricorda: “Ne abbiamo tante e sono ancora oggi in grande spolvero. Direi che non è un dato secondario. La storia di ognuna di loro è un po’ un pezzo di storia dello sport ligure. In questa mostra organizzata dal Coni partecipiamo con ben undici società. Il nostro apporto è sempre stato notevole, e vogliamo continuare così”.
D’altronde la primogenitura di uno degli sport di base è indiscutibile. “Ricordo anche che la ginnastica è stata la prima disciplina a creare una federazione, a darsi una organizzazione statutaria. Cosa più importante sono ancora attive e parliamo di società che hanno anche 145 anni, quando si era veramente agli albori di quella che sarebbe stata l’attività sportiva istituzionalizzata, a fine Ottocento”.
Dai fasti del passato ai dubbi del presente. “Siamo in una fase di transizione, e oggi fare attività agonistica e didattica è assai più complicato rispetto a dieci anni fa, non dico rispetto a cento anni fa. C’è una nuova per certi versi rivoluzionaria legge sulle società sportive da recepire e far funzionare”. In questa ottica le competenze acquisite nei decenni saranno preziose. “Indubbiamente perché la loro organizzazione capillare, i tanti soci che hanno, potranno mettersi a disposizione per comprendere la portata e i limiti delle norme appena introdotte. Certi si prospetta la necessità di un ricambio generazionale. Da noi sta avvenendo, ma dovrà essere intensificato nei prossimi anni”.
La ginnastica ligure ha dei numeri importanti da mettere sul piatto. “Il movimento sta rifiorendo. Parliamo di un totale di 3800 agonisti, non pochi in una regione di un milione e mezzo di abitanti. Nel 2024 sono in calendario 59 eventi, 59 competizioni che porteranno entro giugno diversi nostri rappresentanti a 12 finali nazionali. Abbiamo un calendario fittissimo, un calendario che metterà in risalto ancora una volta le carenze nella nostra impiantistica, una magagna che ci portiamo dietro da troppo tempo. Un vuoto di interventi e innovazioni che non possiamo essere noi, con tutta la nostra buona volontà, a colmare anche perché mi pare sia una doglianza dell’intero sport regionale”.