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Giovedì 11 dicembre 2025 - Numero 404

Chiavari ricorda Alessandro Manzoni nel centocinquantesimo anno dalla morte: il pomeriggio di studi alla Società Economica

Domani, venerdì 26 gennaio, alle ore 16,30, presso la Sala Presidenziale di via Ravaschieri 15, ecco l’appuntamento ‘Dialogando su Manzoni’
Alessandro Manzoni sarà ricordato anche a Chiavari a 150 anni dalla sua morte
Alessandro Manzoni sarà ricordato anche a Chiavari a 150 anni dalla sua morte
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di ALBERTO BRUZZONE

Nel centocinquantesimo anno dalla morte di Alessandro Manzoni, anche Chiavari intende fare la sua parte per commemorare uno dei più grandi autori della letteratura italiana di sempre, e lo fa dopo aver già commemorato Italo Calvino e Giovanni Testori.

L’iniziativa, come sempre, è della Società Economica di Chiavari, in particolare della Biblioteca e del suo responsabile, Enrico Rovegno, che per l’occasione ha rinsaldato la collaborazione con la libreria cittadina ‘La Zafra’ guidata da Paolo Bonini.

Domani, venerdì 26 gennaio, alle ore 16,30, presso la Sala Presidenziale di via Ravaschieri 15, ecco l’appuntamento ‘Dialogando su Manzoni’: “Celebrare alcuni importanti anniversari rientra nei compiti di promozione culturale della Biblioteca della Società Economica – ricorda Enrico Rovegno – Inoltre questa occasione conferma la relazione con le scuole del territorio, altra caratteristica dell’evento che rientra in pieno scopo statutario, con la fattiva collaborazione con il liceo ‘Marconi Delpino’. In concomitanza con il centocinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Manzoni, l’evento si propone lo scopo di stimolare spunti di riflessione su un classico imprescindibile della letteratura italiana, autore scolastico per eccellenza e padre nobile del romanzo storico, oltre che poeta e autore di celebri tragedie come l’‘Adelchi’ e il ‘Conte di Carmagnola’”.

A fare il punto su Manzoni saranno Luca Danzi, ordinario di Filologia italiana all’Università Statale di Milano, e Luca Doninelli, scrittore e saggista. Introdurrà e modererà i lavori Sergio Audano, socio effettivo dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere e docente al ‘Marconi Delpino’ (l’incontro avrà valore di aggiornamento per i docenti partecipanti).

“Audano ci farà conoscere alcuni particolari di quando Manzoni venne a far visita a Chiavari, mentre Danzi ci parlerà del suo libro dedicato alle lettere inedite di Manzoni”. Si tratta di settantadue epistole per la prima volta riunite e commentate in maniera organica, che costituiscono un ulteriore complemento, dopo i due procurati da Dante Isella, all’edizione delle ‘Lettere’ curata da Cesare Arieti (1970 e 1986): il volume s’intitola ‘Lettere inedite o disperse’ ed è pubblicato da Mimesis.

Iscritte entro un arco temporale i cui estremi coprono sessant’anni di vita dello scrittore, esse consentono uno sguardo privilegiato su una vicenda biografica all’apparenza uniforme. Ma nel susseguirsi dei corrispondenti e dei temi il lettore diviene spettatore partecipe dell’ultima grande stagione creativa manzoniana – la revisione del romanzo, l’elaborazione delle Opere varie, l’eterno lavoro degli scritti sulla lingua e il saggio sulla Rivoluzione francese − e insieme di dolorosi avvenimenti privati. Un intreccio da cui emerge la misura di uno straordinario rigore intellettuale e morale, in una commistione di finezza e ironia, di determinazione e speranza, sullo sfondo, imprescindibile per il Manzoni, dello scontro risorgimentale.

Luca Doninelli, invece, parlerà del suo libro ‘La colpa di essere nati. Scritti sui Promessi Sposi’ (edito da La Nave di Teseo), dove si concentra sui personaggi del Manzoni e, in particolare, su Lucia: “L’incontro con Manzoni, avvenuto nell’infanzia – racconta Doninelli – si è ripetuto negli anni, talvolta suscitando il mio entusiasmo, altre volte la mia perplessità, altre ancora la mia avversione. Gran parte delle opinioni correnti su di lui, comprese quelle negative, sono state anche le mie, in un periodo o nell’altro della mia vita. Eppure non sono mai riuscito a liberarmi di lui, e adesso non ho più nessuna intenzione di farlo”. Secondo l’autore, “la lettura d’altronde cerca porte d’ingresso, scopre (meglio della scrittura) la natura cunicolare, sotterranea del testo. Lo scrittore dissemina il suo testo di segnali fuorvianti, inserisce trappole e inciampi, nasconde le parole-chiave, così che soltanto chi gli è affine possa catturare il senso delle sue parole. Con questo libro non pretendo di fornire illuminazioni. Però, leggendo ‘I promessi sposi’, sono giunto ad alcune persuasioni che offro al lettore, non perché le debba condividere, ma perché ne riceva un aiuto nella ricerca di una propria via al cuore tragico e splendido di questo capolavoro”. A trarre le conclusioni del pomeriggio di studi sarà Paola Salmoiraghi, preside del liceo ‘Marconi Delpino’ di Chiavari.

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