Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Ultima edizione

Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Chiavari Scherma senza sede dopo il crollo in via Delpino, e la situazione è sempre più complessa

Il presidente Giovanni Falcini: “Stiamo, per disperazione, anche guardandoci attorno, ad altri comuni dove potremmo spostare l’attività”
La Chiavari Scherma è in difficoltà dopo la chiusura degli spazi in via Delpino
La Chiavari Scherma è in difficoltà dopo la chiusura degli spazi in via Delpino
Condividi su

di DANILO SANGUINETI

Era già dura prima quando la sede era la palestra situata nel piano interrato del glorioso palazzo Delpino. Una sede antica, ricca di ricordi, dove centinaia di ragazzi hanno vissuto momenti felici, ma che era chiaramente bisognosa di allargamento e miglioramento. Dal 21 novembre scorso è diventa realmente drammatica, la situazione, per la Chiavari Scherma. Il crollo del pavimento dell’asilo ‘Della Torre’, situato in un’altra zona della ampissima costruzione, ha portato alla chiusura per controlli e verifiche dell’intera costruzione, compresa la palestra del club. Trovare una soluzione temporanea – quanto temporanea è ancora oggi impossibile dire – è stato complicato. Al solito la società ha dovuto soprattutto affidarsi alla sua rete di conoscenze. 

Giovanni Falcini da presidente regionale della FederScherma sa affrontare sfide organizzative di ogni genere; come direttore generale della società alla quale è tesserato ininterrottamente dal 1971 – prima come atleta, poi come istruttore e, dal 1996, come Maestro – è ogni volta chiamato a superare…se stesso.

“Da subito abbiamo compreso che si sarebbe messa male. Ho chiamato tutti, ho avuto incontro con tutti: in Curia, in Comune, in Società Economica, con l’assessore allo Sport di Chiavari. Niente da fare. Devo dire grazie a tutte le società che in quei giorni ci sono state vicine e sono state disponibili per ospitarci. In particolare grazie al Club Scherma Rapallo che in una delle giornate successive al crollo ha messo a nostra disposizione tutta la sala scherma per l’allenamento. Dobbiamo soprattutto ringraziare una società sportiva, la Aerobica Entella, che ci ha concesso uno spazio adeguato nel piano sotterraneo della palestra Odeon. Ci siamo trasferiti subito in un ambiente confortevole, anche spazioso. Oltretutto a pochi metri dalla sede precedente, quindi il trasloco è stato abbastanza rapido”.

Il senso di provvisorio però sarebbe scacciato solo dalla notizia che il progetto del PalaScherma che dovrebbe sorgere in zona Sampierdicanne prendesse finalmente in corpo. “Un sogno che dispero possa prendere corpo in tempi rapidi. Quella struttura che abbiamo pensato tanto tempo fa oggi incontra troppi ostacoli: dove dovrebbe sorgere c’è in programma la realizzazione dello Scolmatore del Rupinaro. Resta il Palasport che è sovraffollato, e la tensostruttura accanto, che oltretutto nacque per ospitare un evento internazionale da noi organizzato. Ma c’è la Spada di Damocle (ed è buffo che si parli di armi da scherma…) delle allerte meteo: al giorno d’oggi basta un’allerta arancione e si spengono le luci su ogni iniziativa”.

Il presidente Falcini ricorda con nostalgia le grandi gare organizzate al Palasport: i Giochi del Mediterraneo, gli Europei Master nel 2017 con 500 iscritti e oltre 5000 presenze in città nei giorni della manifestazione. Tutto nel passato. “Oggi debbo pensare al destino della mia società. La soluzione provvisoria non può durare in eterno, paghiamo l’affitto lì come lo pagavamo al Delpino. Non chiediamo favoritismi ma solo un contributo per scovare la soluzione definitiva. Siamo consapevoli che nel 1967 quando la Chiavari Scherma nacque le società sportive in città si contavano sulle dita, oggi son più di ottanta, però ci piacerebbe non sentirci figli di un dio minore. Tutto qui”.

La città che il club porta nel nome si rivelerà matrigna? “Io non voglio nonostante tutto essere pessimista. Dico solo che stiamo, per disperazione, anche guardandoci attorno, ad altri comuni dove potremmo spostare la sede”. Se vi sarà costretto lo farà, ma con il pianto nel cuore. “Come posso restare indifferente alla chiusura della nostra palestra. Direi che per me come per tanti altri che vi hanno versato litri di sudore, era la seconda casa (o forse la prima). Tirato un sospiro di sollievo per aver scongiurato catastrofi irreparabili, ora rimane quella sensazione strana di aver perso un punto di riferimento, ma come si fa in pedana, subìta una stoccata si è pronti immediatamente a pianificare ‘l’azione contraria’ a quella messa a segno dall’ avversario”. Forza Chiavari Scherma, sarai più forte di prima!

Ultimi video

Intervista a Simone Franceschi, vicesindaco della Città Metropolitana: “Nessun fermo ai lavori sull’argine dell’Entella"
"Ancora nessuna ufficialità sulle alternative al depuratore in colmata. Se Chiavari dispone di elementi utili, ce li comunichi”
Chiavari, la variante al Puc divide: opposizione all’attacco, depuratore ancora al centro del dibattito. Silvia Garibaldi abbandona l’aula
“Provvedimento 'illegittimo e irricevibile', errori marchiani che rendono fragile la posizione contraria alla costruzione del depuratore in colmata"

Altri articoli

Nuoto in mare aperto, corsa e kayak: a Santa Margherita arriva l’impegnativo contest Santa Cross 2025

Le tre specialità si svolgono in sequenza e mettono alla prova abilità fisiche diverse, rendendo la gara dinamica, varia e mai monotona

Vela, Federico Pilo Pais vince il Campionato del Tigullio davanti a Marcello De Gasperi e a Filippo Jannello

Nell’ambito del Campionato del Tigullio, ci si giocava anche la "Coppa Pinne", dedicata da Vincenzo Penagini al grande amico scomparso nel 2023