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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

La Calvarese celebra cento anni di attività con una festa dedicata a tutte le discipline

La società non solo ha celebrato degnamente il compleanno importante, ma ha anche potuto finanziare le sue attività grazie agli incassi
Grande festa in Val Fontanabuona per i cento anni della Polisportiva Calvarese
Grande festa in Val Fontanabuona per i cento anni della Polisportiva Calvarese
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di DANILO SANGUINETI

Avevano promesso festeggiamenti degni dell’importante traguardo raggiunto, il secolo tondo di attività, e stanno mantenendo la parola i dirigenti della Polisportiva Calvarese. Per diversi giorni a Calvari e dintorni è stato impossibile non imbattersi in una festa o una cerimonia che non fosse tinta di biancorosso. I dirigenti delle varie sezioni hanno unito le forze per una grande kermesse finale sabato 22 luglio, dandole anche un nome originalissimo, Centathlon.

Per arrivarci nella maniera migliore una serie di appuntamenti curati dalle varie sezioni. Quella di atletica, guidata da Fabio Capurro, ha dato il via con la Marcia del Centenario fissata il primo giorno di luglio per farla coincidere con la Festa di San Pietro a Calvari: “Ritrovo era a Calvari a in piazzale San Lorenzo, con partenza alle ore 18 su un percorso di circa 8 chilometri che ha seguito in gran parte l’Anello di Camposasco, sentiero ripulito recentemente grazie al lavoro di alcuni volontari che non ringrazieremo mai abbastanza. Per chi voleva era possibile cimentarsi nel percorso “Junior” di 3 Km senza difficoltà altimetriche. La manifestazione non competitiva ha visto centinaia di partecipanti, un successo che ci ha sorpreso e che penso rifaremo anche se non ci sarà da festeggiare il centenario della società”.

Poi arrivò il grande giorno. Una festa incredibile per il paese al centro della Fontanabuona, una kermesse ricca di giochi, sport, cibo e divertimento. Le sezioni calcio, bocce, tennis, atletica e baseball lanciano il Centathlon dalle 16 in poi, sempre in piazza San Lorenzo, questa volta coinvolgendo anche gli impianti sportivi limitrofi.

“Il cronoprogramma dice molto se non tutto di quella che è stata una vera ‘festa mobile’ che ha riproposto i giochi e le gare di una volta, alla paesana. Ore 16-19 Staffetta in via Patrania. Ore 17,30 Apertura giochi zona San Lorenzo e impianti sportivi. Ore 19 Corsa nei Sacchi e il Pentathlon del Centathlon (per bambini) in Zona Noce. Ore 22 Tombolata in piazza San Lorenzo. Ore 23 il Decathlon del Centathlon (per adulti) in Zona Noce. Il tutto condito da birra, sangria e le varie postazioni del nostro gruppo di Street Food. Siccome il Centathlon è una festa itinerante, tra vari giochi e attrazioni, abbiamo deciso che anche il cibo avrebbe dovuto seguire la stessa strada. La nostra idea di Street Food prevedeva costine alla brace, salsicce alla piastra, patatine fritte, minestrone, testaieu. Per far convergere tutti nel gran finale alle ore 24 in punto all’esterno del Bocciodromo”.

Nel dettaglio le varie competizioni. “La staffetta era una sfida a coppie lungo l’antica Via Patrania: un percorso di 300 metri in gran parte lastricato con un paio di curve e una piccola salitella per spezzare il ritmo. La Tombola prevedeva cartelle vendute presso il nostro ‘Cassathlon’, la cassa dove si potevano riscuotere i gettoni che servivano ad acquistare ogni cosa all’interno della festa”. 

E c’è stato pure molto altro: “Sparsi nella zona della festa si potevano trovare la Ruota della (s)fortuna, il Plinko, i Labirinti portatili, il Super Memory, l’Indovina U.S.C.hi?, chiaramente dedicato alla storia della nostra società, il Lancio del salame…”.

Un’esplosione di creatività, un successo annunciato dato che la società non solo ha celebrato degnamente il compleanno importante ma ha anche potuto finanziare le sue attività grazie agli incassi eccellenti. E non si può tacere che al grande successo abbia contribuito anche il finale, allo scoccare della mezzanotte, dedicato ad un cimento particolarissimo. Una gara di suoni non ortodossi: prodotti dall’emissione di aria, usando non quella presente nei polmoni ma quella nello stomaco convogliata attraverso l’esofago anziché la trachea. A farla breve una Gara di Rutti misurati scientificamente usando un fonometro: forse non il massimo dell’eleganza ma per una volta il savoir faire e il bon ton hanno dovuto arrendersi alla goliardica voglia di trasgredire. Ed era pur sempre per una buona causa.

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