di ROSA CAPPATO
Avviata la bonifica bellica alle ex scuole Maestre Pie di Recco. Ci sono tutte le premesse perché fra due mesi circa sia avviato il cantiere per dare il via alle opere importanti che riguardano questo storico complesso. Con i termini ‘bonifica bellica’, o ‘preventiva’ si intendono quelle attività finalizzate ad accertare, tramite specifiche tecniche previste dal capitolato del Genio militare, che un’area prossima a diventare oggetto di opere, sia strutturali, che infrastrutturali, non nasconda ordigni bellici nel suo sottosuolo (la profondità viene imposta dal Genio militare competente per territorio).
Si tratta di un’attività che viene affidata a ditte civili specializzate e autorizzate dal Ministero della Difesa. “È di poche decine di giorni fa l’avvio di tali verifiche e della bonifica, anche archeologica – conferma l’ingegner Davide Neri di Città Metropolitana di Genova, funzionario dirigente del servizio Edilizia scolastica – Già si sono completate le fasi propedeutiche di sfalcio e pulizia del terreno circostante il complesso, dopo aver ricevuto il nullaosta a questo intervento da parte della Soprintendenza, passaggio necessario per iniziare”.
In questa area di via Gerolamo Speroni 37 nascerà un polo moderno e funzionale. Il progetto ha come obiettivo quello di adeguare l’immobile, che in passato era appunto utilizzato dall’Istituto Maestre Pie, per ospitare un nuovo istituto didattico, con indirizzo eno-gastronomico. L’opera prevede la ristrutturazione dell’edificio, che avrà ben 11 aule, diversi spazi adibiti a laboratorio, con cucine e sale, locali per il personale, sia docente che tecnico e di una palestra moderna, che sarà realizzata in un volume seminterrato. Il restyling prevede anche la generale sistemazione dell’area che è di pregio paesaggistico.
“Attualmente stiamo effettuando queste indagini – spiega Neri – ma siamo fiduciosi sugli esiti, anche considerando le mappe in nostro possesso, dalle quali si ipotizza improbabili ritrovamenti, tuttavia è un passaggio obbligato che riguarda sia eventuali residui bellici, che resti di interesse archeologico. La Soprintendenza ci ha comunque chiesto di realizzare uno scavo in trincea per individuare e recuperare eventuali residuati o reperti”.
Il 22 giugno sarà trascorso un anno dal sì ufficiale alla progettazione per la riqualificazione edilizia del complesso ex Maestre Pie. Il sindaco di Recco Carlo Gandolfo aveva annunciato ai cittadini l’approvazione del progetto, con soddisfazione, un atto atteso da tempo, per cui aveva ufficialmente ringraziato Città Metropolitana, per lo sforzo messo in atto, dopo le richieste in merito da parte del suo Comune.
Con la realizzazione dell’opera infatti Recco si doterà di specifici corsi dell’Istituto Tecnico Superiore Turismo, dedicati a gastronomia e hotellerie, creando opportunità di formazione professionale saldamente legate al tessuto produttivo locale.

Ad ottobre 2022 si è data notizia dell’aggiudicazione della gara da 4.397.949,65 euro, per la riqualificazione della struttura, secondo importante passo per il recupero di questo luogo abbandonato di Recco, interventi finanziati con risorse Pnrr. Il grande palazzo è circondato da un vasto giardino e fu costruito nell’800, proprio per essere adibito a convitto, già all’epoca dotato di cucine, palestra, campetto da pallone e una foresteria. Era la sede di una scuola privata molto attiva e frequentata: ospitava la scuola materna, le elementari, le medie e le magistrali. Fino agli anni ’70 centinaia di giovani vi si sono avvicendati. Poi è stato acquistato dalla Provincia, oggi Città Metropolitana di Genova e per diverso tempo è rimasto completamente abbandonato. I recchelini non hanno mai smesso di chiederne la riqualificazione e un nuovo utilizzo pubblico, anche del grande parco, che vorrebbero aperto alla città. Un comitato si è impegnato a lungo nel tentativo di recuperare questo bene che rischiava di essere alienato, perdendo la destinazione pubblica. Ancora sino a dieci anni fa il complesso da rimettere a nuovo era argomento dibattuto, anche in consiglio comunale, dove le opposizioni illustravano le importanti ricadute sul territorio e tutto il Golfo Paradiso, in ottica comprensoriale.
L’amministrazione Buccilli aveva promesso che si sarebbe impegnata per trasferirvi la sede dell’Istituto Professionale Marco Polo di Camogli, ma nessuno è stato in grado di ottenere i finanziamenti per un istituto professionale in una delle ville più belle di Recco. Esisteva anche un altro progetto, che prevedeva di far diventare le ex Maestre Pie un centro culturale polivalente, con un’ampia sala congressi per eventi di livello nazionale ed internazionale, una biblioteca immersa nel verde, una sala musica e una zona ad uso foresteria o adibita a ostello della gioventù. In un sondaggio tra la popolazione 520 persone chiedevano il recupero del bene, nell’ottica di sfruttare ogni spazio possibile per la collettività di Recco e non solo, magari affiancando gli spazi destinati al Marco Polo. È emersa anche la necessità di creare uno spazio di aggregazione per giovani e non, o un cinema – teatro, oltre laboratori artistici, uno spazio per mostre fotografiche, eventi culturali. I tempi si accorciano, in attesa del risultato finale. Intanto le indagini strumentali e fisiche nel sottosuolo proseguono. “Completata questa fase esplorativa – chiude Neri – in un mese e mezzo si dovrebbe dare il via ufficiale al cantiere”.
Avrà una durata di due anni e mezzo, cui seguiranno le operazioni di collaudo. Il moderno istituto alberghiero sicuro dal punto di vista sismico e antincendio, accessibile da parte di tutti ed energeticamente efficiente, potrà essere un punto di riferimento per la valorizzazione dei prodotti e dell’offerta gastronomica del territorio.