di DANILO SANGUINETI
Il giorno nel quale le piscine comunali di Sestri Levante furono affidate alla società My Sport di Genova presieduta da Massimo ‘Mamo’ Fondelli verrà ricordato come l’inizio di un esperimento salvifico per la sorte di sport acquatici nel Tigullio perché segnava l’ingresso in scena di un operatore ‘terzo’, cercato e individuato fuori dal territorio, non indigeno ma non indifferente, e contemporaneamente interessato all’aspetto sportivo ed attento agli equilibri economici.
Il club-consorzio (raggruppato otto società di nuoto) che gestisce la stragrande maggioranza delle vasche genovesi da La Sciorba al Lago Figoi passando per Pontedecimo le ha tratte da una situazione di estremo pericolo (tre anni fa si temeva addirittura la chiusura dell’impianto aperto da neppure un decennio). Le piscine erano sull’orlo del dissesto finanziario, la precedente gestione aveva mollato la presa a metà di una stagione agonistica, in pieno inverno. In pochi si sarebbero presi una simile gatta da pelare, My Sport lo fece e nel giro di un triennio, con in mezzo le straripanti emergenze della pandemia e della crisi energetica, ha portato il complesso sportivo a funzionare come un meccanismo di precisione, che offre ai residenti – e anche a molti provenienti dalla città confinanti – non solo un servizio impeccabile, ma è pure in grado di proporre dei convegni tipo quello che si tiene sabato 4 marzo su argomenti di interesse e di grande fruibilità.
Negli uffici della piscina di Sestri Levante viene presentato il ‘Progetto Salute’ e i servizi ad esso relativi dedicati agli utenti. ‘Movimento’, ‘Nutrizione’, ‘Socialità’ e ‘Salute’: sono questi i 4 pilastri del benessere raccontati presso l’impianto natatorio di via Fascie 85 dalla responsabile fitness Gaia Morizzo (Movimento), dalla nutrizionista Rossella Campodonico (Nutrizione), dalla responsabile My Sport delle piscine comunali di Sestri Levante Paola Noziglia (Socialità) e dall’osteopata Alice Carlassare (Salute).
Una tappa di un progetto che My Sport da anni porta avanti. La responsabile ‘di area’ Paola Noziglia: “La nostra bussola è il movimento: dai neonati agli anziani, dagli amatori agli agonisti, con attenzione ad attività individuali, collettive, autogestite o guidate dai propri istruttori. La cultura del movimento in acqua viene abbinata a programmi di corsi a terra”. Concetti che gli anni recenti, per tanti di forzata inattività, di abbandono o nei casi migliori di rallentamento della pratica sportiva, hanno portato alla ribalta. Chi si muove meno mette a rischio la propria salute: basta dare un’occhiata ai grafici nazionali dei ricoveri e degli incidenti degli ultimi mesi per capirlo.
A My Sport hanno la ricetta per invertire la pericolosa tendenza: “Da sempre le nostre attività abbracciano il concetto di mens sana in corpore sano e partendo da questa filosofia abbiamo inteso creare l’evento per presentare i 4 pilastri del benessere. Per My Sport promuovere il movimento significa favorire lo sviluppo della socialità, della condivisione, del confronto, dell’integrazione, della comunicazione e dell’emozione”.
Il team My Sport si allarga per l’occasione. Arrivano le nuove collaborazioni con l’osteopata Alice Carlassare e la nutrizionista Rossella Campodonico. “Il mio interesse nella nutrizione nasce dal bisogno di serenità in relazione al cibo senza vincoli e restrizioni – afferma la dottoressa Campodonico – Grazie all’educazione alimentare, cerco di portare in tavola l’equilibrio superando il concetto di dieta restrittiva”. Laureata a Genova in Scienze Biologiche e a Pisa in Scienze della Nutrizione Umana, Rossella Campodonico si occupa di sportivi e della salute delle mamme dal momento della gravidanza all’alimentazione complementare.
“Nasco in una famiglia di sportivi e io stessa sono stata atleta professionista nella Scherma: da qui il mio interesse per la salute la cura del corpo e la Laurea Magistrale in Osteopatia a Genova – afferma la dottoressa Carlassare – Ho anche una formazione in ambito olistico in quanto credo che l’individuo sia l’unione di corpo, mente e spirito”. Alice Carlassare si occupa di osteopatia pediatrica, sportiva e per la terza età, oltre a promuovere e sostenere la salute femminile a 360 gradi. Quattro pilastri, quattro professioniste donne. Anche in questo My Sport è avanti. Un esempio che andrebbe studiato e se possibile imitato anche dalle altre piscine vicine e pure meno vicine.