di DANILO SANGUINETI
Non c’è pace tra gli ulivi eppure non c’è da preoccuparsi. Tornano a rombare i motori e per una volta è rumore congruo perché significa che i tornanti della strada che da Chiavari porta a Leivi si ripopolano di auto preparate con cura e guidate con spericolata decisione da agonisti che si dividono senza acrimonia tra professionisti e amatori, tutti accomunati dalla passionaccia per le quattro ruote.
Lo Slalom ‘Chiavari – Leivi’ ha tenuto duro anche a pandemia in corso, nel 2020 e 2021. Edizioni che soffrirono delle inevitabili restrizioni, altra cosa quella appena portata a termine che ha segnato un successo indiscutibile di partecipazione e ha fatto registrare ottimi tempi. Domenica 30 ottobre si sono presentate al via ben settanta vetture decise a contendersi i premi nelle varie categorie oltre al Memorial ‘Graziano Borra’. L’undicesima edizione ha visto gli organizzatori della Scuderia Sport Favale 07 appoggiarsi alla fattiva collaborazione della Scuderia Auto Moto Retrò Leivi. Un team dei team che ha funzionato come un orologio. La società locale ha curato la sera precedente la gara, presso la sala parrocchiale di S. Bartolomeo di Leivi, ‘La cena dei piloti’, un momento conviviale riservato a concorrenti e addetti ai lavori. I protagonisti non hanno potuto esagerare con le libagioni perché il mattino seguente, alle ore 9,30, scattava la importantissima manche di ricognizione ufficiale del percorso, a cui hanno fatto seguito, con inizio alle 10,30, la disputa delle tre salite cronometrate che assegnavano ciascuna punti che contribuivano al piazzamento finale. Il primo posto e la coppa Memorial Borra sono andati ad Alessandro Polini, di Busalla, già vincitore nel 2019. Il portacolori della Scuderia Valpolcevera, al volante della sua ‘Polini 01’ Bmw, si è imposto con pieno merito, dopo aver primeggiato in tutte e tre le manche di gara. Polini, sul traguardo finale, ha preceduto due alfieri del sodalizio organizzatore, Luca Veldorale (Radical SR4 1400), giunto ad un soffio dal vincitore, e Gianluca Ticci (Fiat X1/9 2000). In quarta e quinta posizione assoluta finale sono giunti, rispettivamente, altri due piloti della Scuderia Valpolcevera, Giacomo Gozzi (Radical SR4) e Daniele Patete (Fiat X1/9 2000).
La ‘top ten’ finale della gara è stata completata dai piazzamenti, nell’ordine, di Roberto Risso (Osella L.R.01), che corre per i colori della New Racing for Genova, Giovanni Paone (Elia Avrio ST09), anche lui della Sport Favale 07, Damiano Furnari (BRC – New Racing for Genova), Luca Raspini (Peugeot 205 Rallye – BB Competition) e Silvio Salino (Peugeot 205 Rallye – Novara Corse).
Il vincitore Alessandro Polini si è anche imposto nel Gruppo E2SH; Veldorale (E2SC) e Raspini (S) hanno fatto loro l’E2SC e l’S mentre gli altri raggruppamenti sono andati a Ivan Pedrini (Fiat 126 – Sport Favale 07), Lorenzo Mottola (Peugeot 208 – Lanterna Corse R.T.), Pietro Bancalari (Renault Clio Rs – BB Competition), Elio Canepa (Citroën C2 Vts – New Racing for Genova) e Micael Capanna (Peugeot 208 – Sport Favale 07), primi rispettivamente tra Bicilindriche, A, N, RS Plus e RS. I dettagli e i tempi si possono trovare sul sito della scuderia, all’indirizzo https://www.sportfavale07.com, oppure su Facebook: Sport Favale 07 Scuderia.
Hanno concluso la gara 66 dei 70 concorrenti ammessi alla partenza. Jacopo Costa (Fiat Seicento Sporting) è risultato il più bravo tra gli Under 23 in gara, Alessia Ferrari (Renault Clio Williams – La Superba) si è imposta in campo femminile, Guido Vivalda (Peugeot 205 Gti 1600 – Scuderia Bologna Squadra Corse) ha primeggiato tra le vetture storiche mentre la Valpolcevera ha fatto sua la graduatoria riservata alle Scuderie.
Importantissima la partecipazione delle quattro ‘Pantere Rosa’: oltre a Ferrari, le giovanissime (sono Under 23 che per un pilota è età da… Esordienti) Ilaria Questa (Peugeot 106 Rallye) e Sara Belmessieri (A112 Abarth) e infine Sonia Castelli (Renault 5 Gt Turbo). Tre, inoltre, i piloti impegnati nel ruolo di apripista. Un ricambio generazionale e una inclusione dell’altra metà del cielo che segnano una indispensabile inversione di tendenza nelle liste di iscrizione.