di DANILO SANGUINETI
Ci vuole un cuore grande per praticare le arti marziali. E per grande si intende non solo capace di sopportare la fatica e reggere gli sforzi richiesti dai complessi esercizi. Un grande cuore serve anche per comprendere e agire in favore di chi ha estremo bisogno di qualunque cosa, perché nato nella parte sfortunata del mondo.
È la morale che si ricava dal racconto che i dirigenti degli Orsi del Tigullio, la società di arti marziali che ha sede nella palestra situata in via Sambuceti 16 a Chiavari (dietro l’ex Cinema Odeon) fanno delle serate tenutesi nell’ultimo mese.
Orsi del Tigullio insegna molte delle specialità da combattimento nate e sviluppatesi nel paese del Sol Levante. Judo, Muay Thai, MMA. Una scuola di vita che non si limita all’allenamento e alla gara, guarda anche fuori dalle quattro mura della palestra. Per il lato agonistico sabato 15 ottobre a Varese si è svolto l’evento ‘Dominance’, galà di sport da combattimento con la partecipazione di numerose scuole del Nord Italia.
Racconta il direttore tecnico Stefania Nencetti: “Esordio davvero notevole per i nostri Orsi. Due match di Muay Thai (full rules, quindi con gomitate ammesse) in gabbia e due vittorie. Ha ‘aperto le danze’ Silvia Fato, infermiera del reparto Neurologia di Lavagna che dopo due anni di lotta al Covid torna a gareggiare: all’esordio nel contatto pieno affronta la più esperta Monica Castracane e dopo un primo round dove patisce la fisicità dell’avversaria impone la sua pressione negli altri 2 round aggiudicandosi meritatamente il match per giudizio unanime. Subito dopo Davide ‘Diaz’ Addis mantiene la sua fama di rullo compressore facendo subire un conteggio al suo avversario Alessandro D’Antonio al primo round e chiudendo il match per ko alla seconda ripresa. Ed hanno reso felice il maestro Roberto Fantasia che li ha preparati seguendoli giornalmente per mesi”.
Due talenti dei quali sentiremo ancora parlare. Nencetti non dimentica i ringraziamenti: “Uno particolare allo sponsor Phantom Athletics, ed uno altrettanto speciale a Laura Canò e Jeppo Vallelunga ormai nostri cornerman (i secondi che stanno all’angolo ndr) ufficiali. Il nostro prossimo impegno sarà il 13 novembre a Torino, dove torneremo a competere nel Muay Thai”. E il ‘terzo tempo’ per festeggiare i due successi è stato altrettanto vincente, anche se nella competizione della generosità.
Un’idea concepita dal d.t. Nencetti in sinergia con Fabio Froio dell’Excalibur Pub: “C’erano gli atleti e i genitori degli allievi, la Chiavari Ring con il presidente Stefano Braschi, la società Gymnica 2000 capitanata da India Grassi Lucetti. Avevamo invitato il presidente dell’associazione L’Aurora Onlus, Simone Canapini che ci ha parlato dei loro progetti e sono stati raccolti fondi per realizzarli. Devo dire che ne è uscita una grande serata di solidarietà e unione. Questo è il nostro modo di praticare arti marziali e non esiste medaglia migliore: aiutare il prossimo con fatti concreti esserci quando serve. Abbiamo dato una mano per la costruzione di un pozzo in Senegal”.
L’Aurora è al lavoro in Africa da 11 anni. “Aiutiamo le persone nelle comunità rurali in Africa occidentale, adottando criteri di responsabilità sociali, ambientali ed economici. Interveniamo nel settore sanitario e in quello dello sviluppo agricolo per fornire alle persone alternative alla fuga dai loro paesi”. Oltre allo scavo del pozzo, c’è un progetto di sostegno e riabilitazione di ospedali ed ambulatori medici in Senegal e Costa d’Avorio. “Il progetto consiste nell’invio di attrezzature sanitarie e farmaci ricevute in donazione da Asl e da associazioni italiane. È iniziato dal 2012 e continua grazie al prezioso contributo di soci e simpatizzanti dell’associazione e al contributo del 5 per mille. Svolgiamo anche corsi di formazione in via container e distribuiamo quanto raccolto direttamente dalle mani degli assistiti (ambulatori medici, ospedali e centro sanitari)”.
Diretto ed efficace, come un colpo ben portato.