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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

La Compagnia di San Martino, la brillante associazione che fa scoprire i boschi e le bellezze dell’entroterra

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di DANILO SANGUINETI

Nei boschi atri pensi ai signori degli anelli o a maghetti con gli occhialini di corno. E sbagli. I patiti di fantasy lascino spazio a chi scaccia rituali già un po’ ammuffiti e favorisce l’irrompere della attualità. Questi tempi problematici suggeriscono, forse impongono, di rivedere il rapporto con le foreste nostrane, con la stola verde che riscalda e protegge la spesso smemorata costa ligure.

Un sentimento nuovo suggerito dai giovani operatori culturali della Compagnia di San Martino che una ne pensano e che una realizzano. Una passeggiata nella faggetta-castagneto guardata in circolo dal ‘borgo piccolo’ di Perlezzi, la Malga Zanoni, il ‘borgo grande’ di Prato Sopralacroce e il Passo del Ghiffi vi garantirà una esplosione dei sensi gioiosi: oltre alla vista vengono impegnati udito, olfatto e tatto per non parlare del gusto, se si è tanto fortunati da incontrare un miceto, un frutto di bosco, ecc. ecc. Per non farsi mancare nulla c’è la possibilità di assistere a rappresentazioni artistiche che ricevono dalla quinta naturale un tocco di irripetibile bellezza. Per esempio sarà molto facile rimanere deliziati dallo spettacolo offerto da ‘Napo a San Martino di Licciorno’, evento organizzato da ‘La Compagnia di San Martino ODV (Organizzazione di Volontariato)’.

L’anima della lega di giovani coraggiosi cuori e menti brillanti è Alice Signaigo, la proprietaria de ‘Le Case di Alice’, appartamenti vacanza che hanno riscosso un fenomenale successo presso turisti nostrani e stranieri. “In questo progetto entro solo come una socia dell’organizzazione di volontariato ‘La compagnia di San Martino’. L’abbiamo fondata l’anno scorso per assemblare forze, veicolare idee, formare progetti volti a far conoscere e se possibile far rinascere questa straordinaria zona della Liguria, in gran parte sconosciuta. A cominciare proprio da San Martino, antica chiesa nel bosco di Sopralacroce. Abbiamo in mente cose importanti, l’ostacolo è scovare chi ce le finanzi. Prima di tutto abbiamo pensato a un Ecomuseo. Poi c’è il grande sogno: il restauro della chiesa medievale di San Martino. È una vera meraviglia che ho scoperto solo dopo diversi mesi dal trasferimento in questa zona. Ne sono follemente innamorata. Per me salvare San Martino è diventata una missione”.

L’ODV ha un direttivo quasi tutto al femminile: oltre ad Alice Signaigo (presidente), ci sono Martina Migliazzi (vicepresidente), Marina Bò (segretario), Adele Repetto e Fabrizio Figone. “L’abbiamo concepita come uno strumento per tutta la comunità locale. Ci occupiamo non solo di organizzazione eventi e raccolte fondi per lo sviluppo di progetti più complessi ma anche della cura dei borghi e degli antichi sentieri. Li vogliamo renderli delle facili e piacevoli passeggiate adatte a tutti. L’anno scorso, con alcune restrizioni Covid ancora attive, abbiamo dato fuoco alle polveri con il primo evento, realizzato con il contributo del Comune di Borzonasca, domenica 12 settembre: ‘Il Vermentino a San Martino di Licciorno’. Un pomeriggio nel bosco, ai piedi della chiesa, con degustazione guidata di tre vini liguri seguita dai racconti dell’attore e scrittore Pino Petruzzelli tratti dal suo libro e spettacolo teatrale ‘Io sono il mio lavoro – Storie di uomini e di vini’, che nasce da due anni di interviste a vignaioli italiani, tra cui anche diversi liguri”.

Un successo che solo la modestia di Alice impedisce di definire come sorprendente. “Avevamo deciso di farlo a prenotazione obbligatoria e a numero chiuso. E quasi dovemmo pentircene perché le richieste furono ben superiori alla quota prefissata”. Durante le stagioni successive altre iniziative, tante riunioni e poi tutto pronto per la seconda grande festa. “Domenica 4 settembre si terrà il concerto di Napo, accompagnato dal maestro Andrea Vulpani alla tastiera. A seguire ‘aperitivo nel bosco’ a base di baciocca (la torta di patate tipica di Sopralacroce) e vino biodinamico della Val Graveglia”. Se non li prendi per le orecchie, li prendi per la gola… Napo darà voce alle ‘poesie in musica’ del grande Fabrizio De Andrè e di altri cantautori italiani, che renderanno ancora più magica l’atmosfera di quello che sta ormai diventando una sorta di piccolo teatro nel bosco. Trovate tutte le informazioni e il link per prenotare su Facebook alla pagina ‘Napo in concerto nel bosco a San Martino di Licciorno’ oppure contattando il tel. 328 3816434 (anche con messaggio Whatsapp o Telegram).

“L’obiettivo di valorizzare questo luogo senza tempo merita ogni sforzo. Al di là dell’evento e della partecipazione, ciò che conta è portare l’attenzione su un bene culturale prezioso che avrebbe bisogno di maggiore considerazione e cura”. Intanto la Compagnia di San Martino registra un aumento esponenziale delle collaborazioni, il che significa che il budget a disposizione lievita e che un altro passo verso la sostenibilità economica dei progetti che si vogliono realizzare è stato fatto. Hanno voluto dare un contributo l’Agriturismo La Taverna del Nonno, B&B Shanti House, Case Vacanza Green Riviera, Osteria La Greppia, Panificio Silvie e Rifugio Malga Zanoni di Borzonasca, Panificio & Pasticceria Barbieri di Chiavari, Azienda Agricola La Ricolla di Ne.

Il presidente Signaigo possiede naturaliter quella carica vitale e quell’entusiasmo trascinatore ai quali persino il più riottoso dei brontoloni fatica a opporsi. “Non ci piace stare fermi. Mentre preparavamo il concerto, abbiamo pensato e discusso con gli abitanti del posto un modo per valorizzare gli antichi lavatoi di Sopralacroce: sono il biglietto da visita del paese, versano in uno stato di abbandono. Sarebbe bello creare un’area di ritrovo attorno a questi monumenti del lavoro domestico femminile, farla curare e farla tornare a splendere come un tempo. Abbiamo invitato tutti coloro che hanno buona volontà ad unirsi a noi per immergersi in una nuova avventura di valorizzazione del territorio”. Una chiamata alle armi che merita una risposta. Alice e i suoi compagni stanno facendo la loro parte. Sarebbe ora che gli altri, compresi costieri, pigroni, terricoli, posapiano, maniman, si allineassero o almeno si accodassero. Se è destino diventare tutti ‘amerikani’, facciamolo nel modo giusto, alla JFK: ‘Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese’.

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