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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Donadoni: “Parco di Portofino, andiamo avanti tutti uniti”

Portofino e le politiche del sindaco Viacava contro il caro affitti
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“Il percorso che conduce alla creazione del Parco Nazionale di Portofino è assolutamente unitario e condiviso dall’Ente Parco, da tutti i comuni interessati e dalla Regione Liguria. Non c’è stata nessuna divisione tra i vari attori in causa. Semplicemente una delibera che è stata prontamente ‘corretta’ perché poteva prestarsi a equivoci. Andiamo avanti in questa strada che è appena iniziata, nella maniera più efficace possibile”.
Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure e presidente del Parco di Portofino, dopo settimane ‘calde’ sul fronte dei confini della futura area protetta, che da regionale viene promossa a nazionale, sgombra il campo dalle polemiche e chiarisce ogni tipo di dubbio: “I limiti del parco comprendono le aree contigue ed è logico che sia così. La Regione stessa mai ha voluto privarsi di questa grande occasione. Spero che adesso, finalmente, ‘l’incidente’ sia stato chiarito, anche perché noi sindaci abbiamo sempre lavorato a fin di bene su questo fronte, che consideriamo di massima importanza”.

Nel 2019, il Parco di Portofino diventerà nazionale, come quello delle vicine Cinque Terre. Significa maggiori finanziamenti, un prestigio enorme, ma anche occasioni di lavoro e d’interesse scientifico, promozionale e naturalistico.
Nelle scorse settimane, il Ministero dell’Ambiente ha indicato l’iter: prima andranno definiti i confini entro cui ragionare, poi si andrà avanti con tutte le altre procedure. La prima riunione è fissata per il prossimo mese di settembre a Roma.
In un primo momento, però, pareva che la Regione avesse ristretto le aree di competenza del Parco. Quando sarà d’interesse nazionale, infatti, determinate zone non saranno più sotto la giurisdizione della Liguria. “Ma in realtà la Regione in quella delibera – spiega Donadoni – voleva semplicemente dire che sarà il Parco stesso a indicare i propri confini. Però posso comprendere come il testo non fosse molto chiaro e si prestasse a qualche ambiguità. Bene ha fatto quindi l’assessorato competente a riscriverlo”.
Ora i confini comprendono le cosiddette aree contigue. Secondo il ragionamento indicato a ‘Piazza Levante’, nei numeri scorsi, da Massimo Maugeri, responsabile della sezione Tigullio di Legambiente: “I confini devono essere di almeno 4000/4500 ettari, cioè devono comprendere le aree contigue al Parco, le vecchie ‘aree di cornice’, prima che cambiassero i criteri. Noi, come Legambiente, riteniamo che il Parco Nazionale sia una grandissima opportunità turistica, di studio scientifico e di lavoro. Ma per far questo occorre che l’area sia almeno di quattromila ettari. Sarebbe bello, per esempio, inserire il Monte delle Grazie a Chiavari. Siamo d’accordo solo su un fatto, quello di escludere il centro abitato di Portofino”.

Su questo punto anche il presidente del Parco Donadoni è d’accordo: “La classificazione di parco nazionale è una grande occasione dal punto di vista promozionale e turistico. Per noi sindaci di questo magnifico territorio è un prestigio far parte di quest’area, oltre che una garanzia di tutela di un territorio che merita sotto ogni aspetto. Possiamo diventare un marchio internazionale ancora di più rispetto a quanto già siamo”.
Non resta quindi che confidare in un percorso senza ulteriori intoppi. L’intenzione è di chiudere tutto entro la primavera del 2019: “Non so se si riuscirà per questa data – commenta Donadoni – Di certo posso confermare che esiste una volontà di andare avanti speditamente”.

E a mostrarsi collaborativi sono anche i consiglieri regionali del Pd, i primi a essersi sollevati a proposito della delibera poi ‘aggiustata’. Luca Garibaldi spiega: “Prendiamo atto che il percorso che porterà alla costituzione del Parco Nazionale di Portofino partirà da un quadro nuovo e che il Ministero dell’Ambiente non discuterà di confini attuali e di aree contigue, ma si partirà dalle potenzialità ambientali del territorio. Si tratta di una nuova partita su cui siamo pronti a lavorare. La Regione fa marcia indietro e ripristina le aree contigue del Parco di Portofino nel Comune di Santa Margherita, che aveva inizialmente cancellato. Dopo le segnalazioni del Partito Democratico e del Parco stesso, la Giunta regionale ha modificato la delibera ed è tornata alla proposta avanzata dall’Ente Parco.Un successo importante per la salvaguardia di quest’area protetta. La Regione aveva approvato una delibera profondamente sbagliata. Siamo contenti di essere riusciti a farle cambiare idea”.

(r.p.l.)

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