di DANILO SANGUINETI
Ancora invernale, ancora Franco Noceti. Prima della bufera – quando nessuno sospettava che stesse arrivando l’ondata pandemica che per due anni avrebbe impedito o quantomeno ridotto e ristretto qualsiasi competizione velica di una certa durata e di non moderate ambizioni – il ‘presidentissimo’ del C.C.V. del Tigullio, la figura carismatica dietro grande parte delle 45 edizioni del Campionato Invernale del Golfo Tigullio, aveva manifestato il proposito di passare la mano, cedere il testimone a un dirigente in grado di sovrintendere alla complessa macchina organizzativa.
Quanto accaduto nel 2020 e 2021 lo ha moralmente obbligato a soprassedere. Poteva un combattente come il vecchio lupo di mare Noceti ammainare la bandiera in un simile frangente? Impossibile. Chi lo conosce bene ha sempre saputo che ‘capitan Franco’ sarebbe rimasto al suo posto, e lo avremmo trovato più battagliero che mai ad allestire l’edizione 2022, la numero 46, che è appena iniziata con un programma tornato ‘normale’.
Tre mesi di confronto, dal 6 novembre al 6 febbraio. Regia del Comitato Circoli Velici del Tigullio, la ‘creatura’ di Franco Noceti che prevede la partecipazione di Circolo Nautico Lavagna, Circolo Nautico Rapallo, Circolo Velico S. Margherita Ligure, Lega Navale Chiavari-Lavagna, Lega Navale Rapallo, Lega Navale S. Margherita Ligure, Lega Navale Sestri Levante, Yacht Club Chiavari, Yacht Club Italiano e Yacht Club Sestri Levante.
Trentacinque le barche iscritte nelle classi ORC, J80 e Libera. Cresce il livello tecnico della competizione con particolare attenzione, oltre che agli storici partecipanti, ai due Swan 45 Blue Sky (CV Ravennate) e Tengher (Yacht Club Italiano) e al SWAN 42 Sospiria the Revenge (YC Punta Sardegna) senza dimenticare il Landmark 43 Skarp.
Nella classe ORC numerose le presenze in arrivo da fuori Liguria con Galatea Due (YC Domaso), Baciottinho (CV Bellano), Vox Sea (YC Parma), Chilavista (LNI Siena e Valdelsa) e Ocesse (Compagnia Vela Marmi).
Nell’ultima edizione, conclusa nel febbraio 2020 al termine di 13 prove, si registrarono le affermazioni di Chestress 3 di Giancarlo Ghislanzoni nell’ORC A, Baciottinho di Roberto Gagliardi nell’ORC B, Aria (Azzimonti, Preda) nella Libera A, Miran (Sergio Somaglia) nella Libera B e Jeniale! Eurosystem di Massimo Rama nei J80.
La prima (6-7 e 20-21 novembre) e terza (22-23 gennaio e 5-6 febbraio) manche si svolgono nelle acque del Golfo Tigullio. Per la seconda manche (4-5 dicembre e 8-9 gennaio) il teatro dei confronti sarà il Golfo Marconi. La classifica overall del campionato prenderà in considerazione le due migliori manche di ogni equipaggio. Tre prove complessive nelle prime due giornate. Trenta nodi di tramontana sabato, con condizioni davvero molto difficili per tutti gli equipaggi scesi in acqua. Doppia regata, invece, domenica con una decina di nodi di vento e una buona situazione meteomarina.
Tra gli ORC grande equilibrio nel gruppo 1 con Chestress 3 di Giancarlo Ghislanzoni vincitore della prima prova, davanti a Blue Sky (Claudio Terrieri) e Suspiria the Revenge (Antonino Venneri). Tengher (Alberto Magnani) grande protagonista nelle due regate successive: due affermazioni, la prima davanti a Blue Sky e Chestress 3 e la seconda davanti a Chestress 3 e Skarp di Vincenzo De Falco.
Il gruppo 2 vede Sease (Giacomo e Franco Loro Piana) esprimere il proprio predominio nella prima regata precedendo Baciottinho (Roberto Gagliardi) e X Wave (Marco Roccatagliata). Nelle prove domenicali invece, a imporsi è sempre To Be (Stefano Rusconi), con Baciottinho e Sease ad alternarsi in seconda e terza posizione.
I J80 si sono misurati nella seconda giornata. A festeggiare al termine del primo confronto è stato Jeniale!Eurosystem di Massimo Rama, leader davanti a Padawan (Donald Hart) e J Spirit (Marco Buzzo). J Spirit ha vinto la seconda prova davanti a Jeniale e Padawan.
Franco Noceti riflette: “La formula scelta due anni fa apparve subito una scelta azzeccata. La ripetiamo dopo un anno di buco causa Covid. Anche la vela è stata colpita. Riprendiamo con tanti equipaggi e scafi rodati, in gran parte reduci da circuiti e coppe internazionali, penso alla Copa del Re, al Trofeo Saint Tropez. Insomma abbiamo barche che hanno preso parte a competizioni di fama mondiale: significa che se hanno scelto l’Invernale del Tigullio è perché la nostra gestione tecnica è molto apprezzata. Sottolineo che alcuni scafi con base in Adriatico quest’anno sono venuti da noi, ne abbiamo da Genova e da La Spezia. Pensate che alcuni sono così abituati che danno per scontata la partecipazione: l’armatore di Chestress, da anni dominatore nella sua classe, si era dimenticato di iscriversi, ho dovuto rammentarglielo e si è naturalmente subito aggregato”.
Il presidente Noceti al contrario non tralascia il ringraziamento ai partner di sempre: la Porto Turistico di Lavagna spa, la Quantum Sails e le pasticcerie Grondona. Vittorio D’Albertas è sia sponsor, come proprietario di Quantum Sails, sia concorrente: “Sono contento di chiudere un periodo complesso per fare sport proprio con l’Invernale. La vela è stata riscoperta perché si può fare in sicurezza, in outdoor. Le barche a vela sono tornate in auge, magari solo per una uscita domenicale, per fare 4 bordi in tranquillità. Come concorrente sono a capo di un progetto genovese, sono in regata con un gruppo di giovani e mi diverto molto”.
C’è un ulteriore motivo di interesse secondo il presidente Noceti: “In sede di presentazione avevo parlato di maggiore equilibrio nelle varie classi dato l’innalzamento del livello che spingerà tutti quanti a dare il proprio massimo in funzione della miglior posizione possibile in ogni regata. Le prove del weekend mi hanno dato pienamente ragione. La dimostrazione arriva dalla rotazione dei vincitori di queste prime prove dell’Invernale, segnale che da qui a febbraio la lotta sarà sempre più serrata”.
Le imbarcazioni provenienti da fuori Tigullio, iscritte a tutte le tre manche, sono ospitate per la durata di tutto il campionato presso il Porto di Lavagna. Il che suggerisce un ulteriore motivo di vanto: l’Invernale del Tigullio costituisce un’ottima opportunità di indotto per il territorio in un periodo di bassa stagione, contribuisce alla valorizzazione dal punto di vista turistico. Un merito che va ascritto all’amore caparbio del ‘commodoro’ Noceti.