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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

L’Athletic Club Chiavari debutta in serie B tra mille speranze

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Il calcio a 5 è la sottomarca di football che sta conoscendo una crescita esponenziale. Non è l’unica (pensate al calcio in rosa), è sicuramente quella che prospetta maggiori margini di miglioramento.
La formula vincente è fatta di tanti ingredienti – gioco veloce, spettacolo, tanti gol, costi contenuti, accessibile anche a chi non ha fisico e tenuta al di sopra della media – e trova conferma puntuale nell’incremento costante di praticanti e di spettatori.
Nel Tigullio si è superata la fase pionieristica che aveva portato ad un’eccellenza a Santa Margherita e qualche fenomeno interessante tra Sestri e Lavagna, adesso è scoccata l’ora di Chiavari: l’Athletic Club presieduto da Marco Borzini ha appena compiuto quattro anni di vita eppure è un ‘bebè’ precoce, pieno di vitalità e che mostra percentili, ossia ritmi di crescita, decisamente superiori alla media.

L’ascesa
Fondato nell’estate del 2014 da Borzini più Josè Tubino, Claudio Caselli e Davide Canessa, ossia coloro che erano dietro il progetto iniziale del Tigullio Calcio a 5. “Abbiamo deciso di partire riprendendo l’idea originale, quella di puntare sui giovani della nostra zona, tentando di crescere sfruttando le forze locali, con calma, gettando delle solide fondamenta” rivela Borzini.
In panchina Canessa, in campo molti elementi di primo pelo come Olcese, Gambero, Bocchioni e Callarelli, rinforzati da elementi di esperienza come Tasso, Boero e i fratelli Meillaj. “Ed è subito doppietta: vinciamo sia il campionato di serie D sia la Coppa Italia di categoria. Nella categoria superiore Canessa lascia la panchina a Paolo Baffetti tornando a fare il responsabile dell’area tecnica: si era ricomposta la coppia che alla guida dell’Under del Tigullio arrivò a giocare nel girone nazionale”.
La rosa viene ancora ringiovanita, entrano diversi ventenni come Mazzuccato, Queirolo, Tommaso Canessa, Romanelli, Aiello, Brunetti Borghi, “con la sola aggiunta di un 27enne di valore come Riccardo Bencini disputiamo una stagione in crescendo. In quella appena conclusasi facciamo il salto di qualità: sapevamo di avere un gruppo solido, non eravamo però consci sino in fondo del loro valore: ed è di nuovo doppietta, vinciamo il campionato, saliamo in serie B e allo stesso tempo conquistiamo la Coppa Italia regionale. Nelle due Final Four contro le più forti squadre della Liguria ci sono momenti difficili eppure non molliamo di un centimetro. E mettiamo in bacheca la seconda storica doppietta”.
E c’è pure qualcosa in più: “Abbiamo voluto provare il Campionato Nazionale Under 19. Contro società che fanno la serie A era inevitabile dover fare la figura della Cenerentola, era comunque un pedaggio da pagare per crescere ancora, la prossima stagione, siamo convinti, faremo meglio. Il nostro progetto è ancora cresciuto e il coronamento è a portata di mano”. Nella fase interregionale della Coppa l’Athletic CA5 batte la qualifica del Piemonte, deve arrendersi alla formazione toscana.

Il futuro
Ed ora c’è da prepararsi alla serie B nazionale. “Saremo costretti ad alzare ancora l’asticella del rendimento, in una competizione dove avremo di fronte formazioni ‘quasi professionistiche’ – riflette Borzini. Crediamo di poter reggere e di poter fare un altro salto di qualità”. In fondo al viale c’è qualcosa di veramente luminoso: “La serie A2, una categoria che in Liguria è stata raggiunta solo da una formazione del capoluogo in una breve avventura, è una ipotesi affascinante. Certo ci servirà altro tempo e ancora maggiore organizzazione. Sin qui abbiamo bruciato le tappe, adesso c’è da adeguare il passo alle nuove scalate”.
L’Athletic gioca al Palasport, si è conquistato un seguito di tifosi appassionati e pronti a farsi sentire, i dirigenti ci sono, le nuove leve stanno crescendo bene. Cosa può mancare? “Ci sono al solito i conti da far quadrare. Abbiamo costruito molto al risparmio, senza sprecare risorse, adesso vedremo se possiamo realizzare qualche sinergia con altri club, trovare altri sponsor di un certo peso, oltre a quelli che già ci danno una consistente mano”.
Sarà importante capire in quale girone della serie B verranno inseriti (“Se restiamo nel Nord Italia le trasferte saranno,  per fortuna, misurabili in ore non in giorni” sospira il presidente Borzini) e misurare il grado di interesse che susciteranno a Chiavari e dintorni. I ragazzi e i dirigenti ci sperano, sono cresciuti bene e presto nell’ombra, non avranno paura di scottarsi al sole della notorietà.

(d.s.)

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