(r.p.l.) A Chiavari, da trentaquattro anni, per giunta consecutivi, c’è un gruppo di persone entusiaste, attive, propositive e piene di talento che non si stanca mai di fare cultura, di diffondere conoscenza, di creare relazioni, di arricchire gli altri a suon di lezioni, corsi, visite, laboratori, eventi e molto, molto altro. Oltre centotrenta persone, da un anno all’altro, seguono le varie iniziative, con un interesse sempre maggiore.
È il gusto di incontrarsi, di conoscere e di conoscersi, che rende sempre moderni, attuali e attrattivi i Corsi di Cultura, che vengono realizzati dall’omonima associazione, capace di resistere brillantemente, sinora, al cambio dei tempi e pure ai ricambi generazionali. Non ci sono televisione, internet, social network o serie tv che tengano: quando i Corsi di Cultura chiamano, si esce di casa e si va a imparare, a seguire, ad emozionarsi.
Vuoi per la qualità della proposta, vuoi per il livello dei docenti (che sono quasi tutti insegnanti o ex insegnanti, oppure studiosi e professionisti nei vari settori di competenza), vuoi per la centralità delle sedi, i corsi sono gettonatissimi e in grado di ricoprire un po’ tutte le fasce di età.
La presentazione del ciclo 2019/2020, che si è tenuta nei giorni scorsi al Gran Caffè Defilla, è stata un primo importante successo, e pure l’ennesimo segnale che il coinvolgimento popolare, intorno a quest’associazione, non è minimamente mai sceso. La sala era piena, le iscrizioni sono arrivate in massa. Il Comune di Chiavari, attraverso la vicesindaco e assessore alla Cultura, Silvia Stanig, continua a credere in questo progetto, e lo appoggia sia concedendo gli spazi, sia attraverso un contributo economico. Le marce, insomma, sono tutte innescate. Si va avanti per una strada sicura e piacevole.
Silvana Rigobello, ex insegnante, che cura l’iniziativa ‘Leggiamo insieme’, è la presidente dei Corsi di Cultura, e guida un direttivo completato da Daniele Lazzarin (vice presidente), Anna Maria Fiumicelli (segretaria), Giorgio Beaud (tesoriere), Maria Teresa Bernardi, Antonio Ferroni e Marie Claude Parpaglione (consiglieri). Tutti sono volontari, nel pieno spirito dell’associazione, che è senza scopo di lucro e si presenta, da sempre, con uno slogan ben preciso: ‘La cultura è la capacità che ha la nostra mente di comprendere la vita’.
“È proprio così – commenta Silvana Rigobello – e noi ci crediamo fermamente. Lo facciamo da trentaquattro anni a questa parte. Sono cambiate molte cose, ma noi siamo sempre qui. Siamo nati con l’intenzione di approfondire temi di grande interesse per la terza età, ma poi ci siamo aperti a tutte le generazioni. Affrontiamo materie legate all’utilità sociale, al rispetto dell’ambiente, all’aumento delle conoscenze e dei livelli culturali. È un lavoro prezioso, per noi che lo facciamo ma anche per il territorio che lo riceve”.
Tutti i corsi sono a iscrizione gratuita, si paga solamente una quota annuale di adesione all’associazione. Tra gli scopi, come prevede lo statuto, c’è quello di “favorire la crescita consapevole, la serenità, l’equilibrio della persona e la socializzazione”.
Per la libera iscrizione ai corsi, non è richiesto alcun titolo di studio. Le iniziative sono riservate ai soci che abbiano compiuto i trent’anni all’atto dell’iscrizione stessa. I corsi hanno la durata di quattro anni, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di frequenza; per chi presentasse una tesina scritta, è previsto un diploma.
“Puntiamo a stimolare la memoria – prosegue Silvana Rigobello – In questo senso, siamo come un ritrovato ‘anti-aging’, ovvero contro l’invecchiamento. Ma di certo non ci mancano i giovani, anche perché organizziamo dei corsi di lingue, quattro in tutto per un totale di otto docenti (inglese, francese, tedesco e spagnolo), e dei corsi di informatica”.
La sede storica dei Corsi di Cultura è in via delle Vecchie Mura, poi l’associazione può contare su una sala in piazza San Giovanni, grazie alla collaborazione con l’omonima parrocchia, e sugli spazi di via Delpino, concessi invece dal Comune. “Qui è aperta, tutti i giorni, la nostra biblioteca. Dedicata a Francesco ed Elena Bono, raccoglie all’oggi circa ventimila volumi ed è aperta tutti i giorni, per merito di diciannove volontari che si danno il cambio. Accanto, c’è la Sala Livellara, che occupiamo ogni lunedì, mercoledì e venerdì (il martedì, invece, lo spazio è riservato al ‘Corso di Cultura Genovese’ dell’Associazione O Castello, anche questo molto frequentato, ndr). Facciamo un atto d’amore verso gli altri, con quello che sappiamo fare da una vita: insegnare. E dobbiamo dire un enorme grazie all’amministrazione, perché a noi tiene veramente molto”. Il programma completo dei corsi è disponibile all’interno del sito web dei Corsi di Cultura, che peraltro è davvero molto ben fatto: https://www.chiavaricultura.org/events/categoria/corsi/.
Grande acquisto degli ultimi anni, a detta di tutti, è il vice presidente Daniele Lazzarin, esperto di cinema e storica colonna pure del Circolo Lamaca Gioconda di Lodovica Marini e Nerio Bergesio. Con lui, il corso di cinema ha potuto avere un importante innalzamento, a livello di qualità: “Tengo le lezioni dal 2012/2013 e, nel frattempo, sono andato in pensione dalla scuola. Ho insegnato italiano e latino al ‘Marconi Delpino’, ma mi sono sempre appassionato moltissimo al cinema. Nell’ambito delle conferenze, quest’anno quelle legate al cinema saranno circa venti. Cerco sempre di seguire un filone di narratologia, andando a vedere le affinità che ci sono tra le strutture narrative della letteratura e quelle dei film”.
Le prime lezioni, quest’anno, sono state dedicate ai registi Matteo Garrone e Alba Rohrwacher. “Mi piace parlare di sperimentazione, andare ad analizzare le nuove forme cinematografiche, non solo per quanto riguarda il filone americano, ma anche per quello italiano, che è indubbiamente ricchissimo. Sono sempre conferenze molto divulgative, non trattiamo gli argomenti dal punto di vista tecnico. E, nel parlare, mi avvalgo spesso di spezzoni video. Quella dei Corsi di Cultura è una bellissima esperienza, sia per chi insegna che per chi viene a seguirci”.
Arricchimento è la parola chiave: sociale, culturale, di relazioni. In tempi di tecnologie 2.0, e sempre più invasive, non c’è che dire: tutto questo è tanta manna.
IL PROGRAMMA COMPLETO DEI CORSI DI CULTURA