di ALBERTO BRUZZONE
Raccontare per immagini. Chi eravamo, chi siamo stati. Un intero territorio riassunto grazie a una serie infinita di scatti, a un lavoro certosino, a una passione che diventa testimonianza documentale, contributo alla nostra storia, preziosa eredità da lasciare ai posteri.
Se esiste una storia della Riviera di Levante, è anche grazie alle cronache fotografiche dei quotidiani e, in particolare, di quella Maria Darliny che tutti conoscono, per antonomasia, come Mariuccia. Quando il nome del negozio identifica la persona, e viceversa.
Mariuccia è una donna fotografa assolutamente ante-litteram, in un periodo in cui non soltanto la pratica era esclusivamente maschile, ma proprio il lavorare stesso era esclusivamente maschile.
A farcela conoscere, a fissare per sempre questa pagina importante di storia, a rispolverare antichi e mai sopiti fasti è quello storico e conferenziere del Tigullio che dobbiamo tenerci stretto, per il contributo che ha dato e continua a dare alle tradizioni del Levante: Giorgio ‘Getto’ Viarengo.
È lui l’autore e curatore del libro ‘Foto Mariuccia. Immagini dalle cronache del Levante di Maria Darliny (1962-1971)’, che è stato presentato al Gran Caffè Defilla di Chiavari nei giorni scorsi di fronte a un numeroso pubblico e che è pubblicato dalla Internòs Edizioni di Goffredo ed Ester Feretto, altri due personaggi della cultura cittadini il cui apporto è benemerito, inestimabile e fondamentale.
Inserito nella collana ‘Biblioteca dell’Arte’ e realizzato anche grazie al contributo di Duferco Energia, ‘Foto Mariuccia’ è uno splendido catalogo, tutto con precisissime didascalie, sui fatti di cronaca, sport, attualità, tradizioni, usi e costumi di questa splendida terra che è la Riviera di Levante.
Tanta Chiavari, visto che Foto Mariuccia si trovava in corso Garibaldi 57, ma anche tanto entroterra, i campioni dello sport, le serate al Cantero, Lavagna e Rapallo. Un archivio sconfinato, molto simile a quelli di Francesco Leoni e Publifoto a Genova, ma assolutamente più specifico, in relazione a un determinato territorio. Dove, quasi sempre, la fotografia s’incrocia con la carta stampata.
In questo caso, la redazione del Levante del ‘Secolo XIX’, che ha compiuto sessant’anni dalla sua apertura nei giorni scorsi. Roberto Pettinaroli, responsabile dell’edizione del Levante del ‘Secolo XIX’, ricorda come Mariuccia dal nulla si sia “inventata un mestiere e l’ha così sapientemente frequentato da trasformarlo in un brand. Ancora oggi, i ‘nipoti’ Mauro e Luca Sanguineti, eccellenti professionisti dell’immagine votata alla cronaca, plasmati da quel campione di giornalismo a 360 gradi che è stato il loro indimenticato, grandissimo papà Giorgio, sono per molti, prima ancora di essere l’agenzia ‘Foto Flash’, ‘quelli di Foto Mariuccia’. Perché chi ha fatto la storia non teme l’incessante scorrere del tempo”.
A fermare questa pagina di storia, un lavoro memorabile. Come Mariuccia fu straordinaria nel fermare il suo tempo, così Viarengo e Feretto sono straordinari nell’immortalare per sempre una vicenda umana e professionale. Viene in mente Vivian Maier, la fotografa e tata dei bambini di New York, anch’essa attiva negli anni Sessanta e Settanta, anch’essa pioniera e anch’essa riscoperta di recente. Donne straordinarie per coraggio, impegno, passione, voglia di primeggiare. Senza aver nulla di meno rispetto ai colleghi maschi.
Perché hanno saputo spesso dare alla fotografia un apporto di grazia ed eleganza che ce le ha fatte arrivare sino a noi. Ieri, come se fosse oggi. Come se fosse domani.
La scheda
Giorgio ‘Getto’ Viarengo
Foto Mariuccia. Immagini dalle cronache del Levante di Maria Darliny (1962-1971)
Marzo 2019
Pagine 250 – Euro 29
Internòs Edizioni